«Il No protesta? Neanche le firme hanno raccolto»

(Il Dubbio 13 10 2016)

«Santoro è come Totti: un furiclasse» e Zagrebelsky ha poco da protestare «visto che non ha neanche raccolto le firme necessarie». Dopo l'ok della commissione di vigilanza Rai al regolamento sulla par condicio in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre, Michele Anzaldi, parlamentare democratico e segretario della Commissione va a ruota libera.
Alessandro Pace e Gustavo Zagrelbesky, dal fronte del No al referendum costituzionale, parlano di "oltraggio al diritto d'informazione" e si apprestano a organizzare un sit-in davanti all'Autorità garante delle comunicazioni.Il No non ha raccolto le 500.000 firme, formalmente non esiste. Ci sono più comitati del No. Zagrebelsky si sente il migliore a poter rappresentare il fronte del No, ma questa è solo una sua idea, perché non è suffragata dal fatto che lui rappresenti il comitato. E' uno dei tanti. E' un problema che c'è ma non è risolvibile a colpi di accetta. Sarebbe risolvibile con le buone norme del giornalismo.
Renato Brunetta chiede l'intervento del Consiglio d'EuropaA qualsiasi osservatore internazionale sarà interessante presentare la corposa rassegna stampa dei tempi di Berlusconi al governo: l'editto bulgaro contro i conduttori poi epurati, l'assunzione in massa di manager Mediaset e Forza Italia nella tv pubblica, gli accordi Raiset per tutelare il Cavaliere, le manovre della Struttura Delta, le telefonate in diretta del direttore generale di turno ai conduttori sgraditi, i contratti per le ospiti delle cene eleganti, i giornalisti al seguito del premier premiati con le direzioni dei telegiornali... Chi come Brunetta ha fatto parte del più abnorme conflitto di interessi della storia politica italiana, quello di Berlusconi che da presidente del Consiglio voleva controllare le principali sei reti televisive, farebbe bene ad astenersi da commenti così inappropriati.
Come giudica il dibattito che si è svolto fino ad ora su Rai, Mediaset, La7?Su La7 c'è un problema che ha denunciato lo stesso Enrico Mentana, persona attenta e obiettiva, e cioè che sono più orientati verso il No. Ma c'è un problema più grave: in un momento di cattiva gestione della Rai, sembra che tra le generaliste sia rimasta solo La7 in Italia, prima per informazione politica. In questa gestione folle della Rai sono state chiuse tutte le trasmissioni. Un'azienda che come dice Minoli si prende 2 miliardi di canone e non fa quello che deve fare. E' stato chiuso Ballarò e trasformato nel crollo di ascolti di Politics. E' stato chiuso Virus di Porro. L'altro grande cambiamento è stato quello di eliminare dalla seconda serata del martedì di Raidue 2Next, che aveva circa 700.000 telespettatori, per spostare conduttrice e redazione nel preserale della domenica, col nuovo Sunday Tabloid, che nell'ultima puntata è precipitato all'1,8% di share, picco negativo della giornata per la rete.
E il rientro di Santoro?Santoro è come Totti, è un fuoriclasse.

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