In marcia per l'amnistia

La mattina di ieri inizia con un messaggio su twitter del premier Renzi: “Verso Padova per incontro con ricercatori. Ma prima visito il carcere: gesto inedito per un premier. Un pensiero a Marco Pannella”. Al pensiero non è però seguita una condivisione di intenti perché, uscito dall'istituto penitenziario, il Presidente del Consiglio, intervistato dal direttore di Radio Radicale, ha precisato che sull'amnistia non la pensa come Marco Pannella e i radicali, "anzi". Tuttavia ha aggiunto che "la questione del carcere è una questione politica con la P maiuscola". A Renzi ha subito replicato Rita Bernardini, in sciopero della fame dal 9 ottobre insieme ai compagni radicali Irene Testa, Maurizio Bolognetti, Paola di Folco, Annarita Digiorgio: "Eppure c'è stato un tempo in cui Renzi era convinto dell''amnistia, come dimostra una lettera del 2005" e ricorda che ad oggi "sono oltre 4000, e stanno aumentando, i detenuti di 59 carceri italiane che il 5 e 6 novembre intraprenderanno un digiuno di dialogo per chiedere al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, al Governo tutto e al Parlamento di porre fine immediatamente allo scandalo ancora in corso di carceri illegali e di una giustizia disamministrata ormai al collasso". Proprio il 6 novembre a Roma si terrà la "IV Marcia per l'Amnistia, intitolata a Marco Pannella e Papa Francesco", il cui percorso si snoderà da Regina Coeli a Piazza San Pietro in occasione del Giubileo dei Carcerati. Lo ha annunciato Maurizio Turco durante una conferenza stampa del Partito radicale che si è svolta ieri nella storica sede di Via di Torre Argentina: "Nonostante il silenzio assordante che circonda il Giubileo dei Carcerati di Papa Francesco e la nostra marcia, aumentano le adesioni all'iniziativa: proprio ieri l'elenco si è arricchito del nome di Roberto Giachetti, vice presidente della Camera che si va ad aggiungere agli altri 39 parlamentari che già avevano aderito, insieme a molti associazioni come le Acli, l'associazione Libera, la Fondazione internazionale Luigi Di Liegro e la Comunità di Sant'Egidio". Proprio sul tema dell'informazione in merito a ciò che avviene all'interno degli istituti di pena si era espressa qualche giorno fa la presidente della Rai Maggioni per la quale "il servizio pubblico non può ignorare la tematica delle carceri". E ad una riforma delle carceri e delle giustizia sono dedicate le "proposte di legge Marco Pannella" presentate durante la conferenza stampa dall'avvocato Giuseppe Rossodivita, Segretario del Comitato radicale per la giustizia giusta Piero Calamandrei: " il nostro team di avvocati ha lavorato su sette provvedimenti che vanno dalla modifica dell'articolo 4 bis dell'ordinamento penitenziario all'abolizione dell'ergastolo;dalla separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici all'abolizione del principio dell'obbligatorietà dell'azione penale; dal divieto assoluto per i magistrati di assumere incarichi extragiudiziari alla riforma del sistema elettorale del CSM mediante sorteggio, passando per l'istituzione di un archivio pubblico degli incarichi che l'Autorità Giudiziaria attribuisce ai professionisti che forniscono ausilio nei giudizi civili e penali, nell'amministrazione di beni ed imprese". (Il Dubbio 29/10/2016)

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