"Non sono malvagio" Così ha urlato Bossetti

di Valentina Stella ( Il Dubbio 1 ottobre 2016)


"Motivazioni appiattite sulle tesi dell'accusa, lacunose, che non ci danno delle risposte, perché nell'aula di tribunale si è scelto di fuggire da un confronto con la difesa". Non fa sconti ai giudici uno degli avvocati di Massimo Bossetti, Claudio Salvagni, nel commentare le motivazioni della sentenza che hanno condannato all'ergastolo il suo assistito per l'omicidio di Yara Gambirasio. 
A due giorni dalla lettura del dispositivo cosa c'è da evidenziare?  La prova principale della condanna di Bossetti  è senza dubbio il Dna, lo dice chiaramente la sentenza, secondo la quale è un elemento chiaro e incontrovertibile. Tutto il resto sono indizi di contorno, peraltro di pochissimo rilievo. La testimonianza della Azzolin (ndr la donna che tra l’agosto e il settembre del 2010 sostenne di avere visto il carpentiere di Mapello in macchina con una ragazzina che, secondo lei, era Yara) è stata assolutamente screditata. Che cosa resta? Resta sostanzialmente la presenza sul corpo della vittima delle fibre e delle sferette di metallo, ma che sono generiche perché, come ha dimostrato il dibattimento, non sono identificative ma solo simili a quelle presenti sul furgone dell'imputato. Tuttavia per la Corte il Dna è importante perché ci sono gli altri indizi e gli altri indizi sono importanti perché c'è il Dna. Quindi questo è  un assurdo ragionamento circolare. Perciò qual è l'impalcatura che condanna Bossetti? Il Dna e qualche altra cosa di contorno che non hanno alcun rilievo identificativo. Perchè contestate anche il Dna? Noi abbiamo dimostrato, in ragione di quello che dice la scienza, che la situazione riscontrata è anomala. Il Tribunale di Brescia in sede di riesame aveva parlato di anomalie che sarebbero dovute essere risolte attraverso lo strumento della perizia o di un incidente probatorio, cosa che nel nostro caso non è stato svolto.  Quindi se le anomalie esistevano in fase pre dibattimentale, sono rimaste tali perché nessuno le ha spiegate. Manca il dna mitocondriale, cosa che in natura non è possibile. Perché allora non arrivare ad una certezza? Perché si deve comminare un ergastolo in presenza di questi dubbi?
 Il materiale per ripetere l'esame sul Dna non ve lo hanno mai consegnato? Noi non abbiamo potuto neanche visionare i reperti che è una cosa incredibile in uno Stato di Diritto moderno. Abbiamo visionato solo i risultati. Un po' provocatoriamente in sede di arringa l'ho detto: io voglio vedere gli slip di Yara con i buchi - creatisi a seguito dei prelievi per estrarre il Dna -  perché non mi fido. Noi non contestiamo il risultato ma quello che è stato fatto a monte.  
Pertanto in appello potete chiedere ed ottenere di vedere tutti i reperti e rifare il test del Dna? Certo , noi chiediamo di rifare l'indagine sul Dna perché probabilmente c'è un errore.  Qui la mia domanda provocatoria "Chi ha paura della verità?", "perché viene negata una perizia che potrebbe scagionare Bossetti?".
Mancano risposte certe anche sul movente. Per i giudici l’omicidio è “maturato in un contesto di avances a sfondo sessuale, verosimilmente respinte dalla ragazza". Solo supposizioni? Certo, perché in dibattimento non è emerso nulla di tutto questo. Possiamo condannare una persona sulla base di una fantasia?
Nutrite speranze per l'appello? L'appello potrà avere una speranza di successo se si comprenderà la contraddittorietà della prova scientifica.
L'assassino di Yara è stato descritto dai giudici di "animo malvagio". Sono andato in carcere ieri mattina e ho trovato Massimo davvero disperato per queste parole. "Come fanno a descrivermi  così? Io sono una persona assolutamente mite, non ho fatto mai nulla di cattivo nella mia vita".  Ma i giudici non conoscono l'uomo che conosco io, che frequento da due anni.

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