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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Ora serve una legge per proteggere i “whistleblower”

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In Italia le gole profonde della pubblica amministrazione non sono ancora molte, nonostante gli sforzi dell’Anac di Cantone. Ora da diverse parti arriva la richiesta di dedicare una legge alla tutela di chi denuncia la corruzione, anche alla Camera, Senato, Csm, Corte Costituzionale e Quirinale Il termine può apparire un po' complesso -  whistleblower , letteralmente  soffiatore nel fischiett o  - ma il significato lascia poche interpretazioni: dipendente che, dall’interno del proprio ente di appartenenza (pubblico o privato), segnala condotte illecite non nel proprio interesse individuale, ma nell’interesse pubblico. Su questo strumento di prevenzione della corruzione punta molto  Raffaele Cantone , presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione: “un nuovo modo di essere dipendente pubblico” scrive il magistrato, richiamando l’obiettivo che si è prefissato il legislatore nella legge anticorruzione del 2012. Da non confondere con il  delatore , colui cioè che denuncia p

Intervista a Benedetto della Vedova: sulla cannabis i proibizionisti non hanno argomenti

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di Valentina Stella (Il Dubbio News 26 luglio 2016)  Tutto rimandato a settembre: il voto per la proposta di legge per la legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati avverrà probabilmente alle porte dell'autunno,  quando ritornerà all'esame delle Commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali per l'esame dei circa 1700 emendamenti presentati in gran parte dagli alfaniani di Area Popolare. Infatti si è giunti ieri nell'Aula della Camera dei Deputati senza che le Commissioni stesse abbiano dato mandato al relatore di esporre i contenuti della proposta di legge a prima firma Giachetti e redatta dall'intergruppo parlamentare 'cannabis legale', composto da oltre 200 tra deputati e senatori di diversi schieramenti politici, e voluto fortemente dal sottosegretario agli Esteri e senatore Benedetto della Vedova che abbiamo intervistato a margine della prima discussione in Aula. Come si vince una batt

Condizioni disumane in cella: condannato il Ministero

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(Il Dubbio 7 luglio 2016) Arriva un'altra condanna per una detenzione in condizioni disumane. Con decreto del 4 luglio 2016 il Tribunale di Roma, Seconda sezione civile, Giudice dott. Federico Salvati, ha condannato il Ministero della Giustizia ai sensi dell'articolo 35ter dell'Ordinamento Penitenziario per aver costretto l'ex detenuto Giacomo Reina a scontare la sua pena in condizioni inumane e degradanti all'interno della Casa Circondariale Rebibbia Nuovo Complesso. Al signor Reina, assistito dall’avvocato Alessandro Gerardi, membro del Comitato radicale per la Giustizia Piero Calamandrei, il Ministero dovrà risarcire il danno versando una somma pari a 8 euro al giorno per l'intero periodo di detenzione sofferto (1662 giorni) per una cifra complessiva di 13.296,00 euro. Secondo l'avvocato Gerardi, il provvedimento emesso dal Tribunale di Roma è molto importante perché "con esso è stato stabilito che, anche nel caso in cui le condizioni minime d

L'avvocato: «Ecco perché Massimo è innocente»

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(Il Dubbio, 5 luglio 2016) Abbiamo intervistato l’avvocato Claudio Salvagni, che insieme all’avvocato Paolo Camporini, difende Massimo Bossetti Avvocato Salvagni si aspettava questa sentenza? No, onestamente no. Sappiamo come sono le sentenze di primo grado. Però tecnicamente riteniamo di aver veramente smantellato tutto l’impianto accusatorio. E soprattutto, per quanto riguarda il Dna, abbiamo dimostrato quelle che sono tutte le anomalie, le imprecisioni, le incertezze, le possibilità di errori. Siccome questo è il punto nodale dell’intero impianto accusatorio, e ritenendo questo punto dubbioso, io mi aspettavo una sentenza di assoluzione quantomeno per insufficienza di prove. Sulla questione del Dna, il genetista Emiliano Giardina, consulente della procura, ha dichiarato due giorni fa al “Corriere della Sera” che, con riferimento al lavoro che ha portato ad identificare Ignoto 1 con Bossetti, "Un errore è assolutamente impensabile. Non è possibile".  Se non hanno commes