Testamento biologico: il 13 marzo la legge arriva in Aula La Cei: non esiste il diritto di morire

di Valentina Stella IL Dubbio 2 03 2017
La legge sul testamento biologico approderà alla Camera il 13 marzo, una settimana dopo la prima data ipotizzata, ossia il 6 marzo. Lo ha deciso ieri pomeriggio la conferenza dei Capigruppo alla Camera. Il testo, comunque, secondo la relatrice Donata Lenzi del Partito Democratico, uscirà oggi dalla commissione Affari sociali perché si attendono ancora i pareri della commissione Bilancio e Giustizia. Fuori il Palazzo, in piazza Montecitorio, sventolavano invece le bandiere dell'Associazione Luca Coscioni e di Radicali Italiani riunitisi proprio per chiedere tempi certi per la legge sul biotestamento.  Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni,  ha subito commentato criticando lo slittamento dei tempi della discussione ma  con la certezza che "il nostro Paese è pronto per una legalizzazione dell'eutanasia. Perché la maggioranza disponibile a approvare l'eutanasia sarebbe la stessa che è anche a favore del testamento biologico.  Mentre quelli che sono contro sono contro a tutto". Intanto le agenzie battono la notizia per cui Cappato sarebbe indagato dalla Procura di Milano con l'accusa di aiuto al suicidio per la morte, in Svizzera, di dj Fabo. Il pm Tiziana Siciliano lo avrebbe iscritto nel registro degli indagati sulla base della sua autodenuncia avvenuta due giorni fa ai carabinieri; tuttavia  l'esponente dell'Associazione Coscioni precisa di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Il mondo politico si divide sulla questione: per il presidente del Senato Grasso "diventa di giorno in giorno più urgente un confronto aperto e lontano dai clamori mediatici su come il nostro Paese possa e debba affrontare queste nuove realtà che, inevitabilmente, mettono in discussione le nostre coscienze e i nostri valori"; d'accordo al dibattito anche il senatore Gasparri (FI) che precisa però "mai si potrà fare una legge che autorizzi il suicidio assistito o peggio ancora l'eutanasia. Sarebbe una scelta barbarica", mentre per i leghisti Fedriga e Giorgetti si tratta di "un testo scritto male e dannoso". Nicola Fratoianni, neo segretario nazionale di Sinistra Italiana, esprime solidarietà a Cappato e ribadisce che "è necessario che il Parlamento si svegli e approvi una legge moderna, capace di incontrare i bisogni delle persone, una legge che tuteli la dignità di tutti". Non è mancata la presa di posizione da parte della Cei: per il presidente Angelo Bagnasco non esiste alcun diritto alla eutanasia perché "ognuno di noi riceve la vita, non se la dà e questo è evidente e pertanto ne siamo dei servitori, dei ministri. Responsabili, intelligenti, ma senza potere mai dominare la vita nostra e tanto più degli altri".

Commenti

Post popolari in questo blog

Le commissioni di inchiesta in Parlamento

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»

«Ridurre l’arretrato civile del 90%? Una chimera» Nordio ripensa l’intesa con l’Ue