Il tributo di Mattarella Orlando: «Ci manchi»

Il dubbio 20 maggio 2017

Ad un anno dalla morte del leader radicale Marco Pannella, sono stati tanti i messaggi giunti dal mondo politico per commemorarlo. «Riconoscere e affermare i diritti fondamentali dell’uomo è il legato di Marco Pannella - ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una lettera inviata a Matteo Angioli, membro del Partito radicale - Un impegno continuo, che richiede intelligenza e passione, in tutti i continenti. Sono conquiste che vanno continuamente rese vitali. Dialogo e affermazione dello Stato di Diritto sono obiettivi permanenti», ha concluso Mattarella. Invece è dalla sua pagina facebook che il Ministro della Giustizia Andrea Orlando lo ha ricordato: «Caro Marco, in questo anno sei mancato tanto a molti di noi, soprattutto ai tanti che hanno poca voce per difendere i propri diritti e che tu hai sempre saputo ascoltare».
Ciascuna delle battaglie condotte da Marco Pannella «ha rappresentato una lezione di coerenza politica, figlia di una passione civile ben lontana dalle logiche del potere fine a se stesso» : sono le parole della presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio inviato al convegno “Quattro generazioni ricordano Marco Pannella”, organizzato da Radicali Italiani, che si è tenuto ieri mattina nella sala della Lupa di Montecitorio al quale ha partecipato tra gli altri l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ha voluto ricordare Marco Pannella con tutte le sfaccettature di un rapporto politico caratterizzato da «scontri e incontri tra di noi, contestazioni recipro- che e reciproci riconoscimenti sul piano politico, morale ed affettivo». Alla Camera era presente anche Emma Bonino: «Marco non è mai stato un extraparlamentare - ha detto l’ex ministro degli Esteri - ha sempre pensato che le istituzioni potessero essere contagiate e riformate dall’interno e credo che questo sia uno dei suoi insegnamenti più importanti da ricordare».
Nel pomeriggio, invece, nella sede storica di via di Torre Argentina c’è stata l’inaugurazione della mostra fotografica a cura di Aurelio Candido, Maurizio Turco e Valter Vecellio dal titolo “Marco Pannella il potere della nonviolenza” a cui hanno partecipato dirigenti e militanti del Partito Radicale con, tra gli altri, Fabrizio Cicchitto, Alfonso Pecoraro Scanio, Roberto Giachetti, Clemente Mimun, Giulio Maria Terzi. È stata proiettata la puntata di “Il mio novecento” in cui Pannella raccontava, dalla biblioteca di Benedetto Croce a Napoli, il suo 900, la sua vita; e il video short “Marco Pannella 1930- 2016 Continuons le combat” di Ambrogio Crespi. Maurizio Turco, a chi gli chiedeva conto delle presunte scissioni all’interno della famiglia radicale, preannunciando un importante filo diretto domenica su Radio Radicale, ha dichiarato: «Finisce oggi il lutto grande. E quindi da domani continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, quello che è necessario per dare senso alla vita di Marco Pannella». Al termine dell’evento, alla presenza dei neo iscritti al Partito Radicale, Beniamino Migliucci e Cesare Placanica, presidenti rispettivamente dell’Unione Camere Penali e dei penalisti romani, sono state raccolte numerose firme sulla proposta di legge per la separazione delle carriere tra pm e giudici.

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