Orlando: “ Continuare sulla strada tracciata da Marco Pannella”

di Valentina Stella sul Dubbio 17 maggio 2017 


"Marco sei andato via senza dirci niente. Ma poi penso che sarai sempre qui con noi perché sei sempre stato uno di noi, da te abbiamo imparato a non arrenderci": queste parole sono tratte da una poesia scritta da Francesco Cecchetti, detenuto nel carcere romano di Rebibbia che ha voluto, a nome di tutti i reclusi, rendere omaggio a Marco Pannella ad un anno dalla sua scomparsa. Le ha pronunciate lunedì sera, all'apertura del concerto di Luca Barbarossa, organizzato dal Partito Radicale, proprio nell'istituto di pena della Capitale per ricordare il leader radicale morto il 19 maggio 2016.  Una serata ricca di emozioni per le centinaia di detenuti e detenute sedute in platea ad ascoltare le note del cantautore romano, al loro fianco da molto tempo, per chiedere la garanzia dei loro diritti e il rispetto della dignità attraverso la partecipazione a partite di calcio giocate insieme tra le mura carcerarie e con concerti suonati nelle case circondariali. "Marco Pannella è sempre stato una spina nel fianco della coscienza della nostra società", ha raccontato Barbarossa ai cronisti: "aveva un orologio che andava una decina di anni avanti rispetto agli altri - ha aggiunto - e ha difeso diritti in periodi in cui sembrava anche impensabile difenderli. Il rapporto che ha creato con i detenuti e le strutture carcerarie è stato importante". Con la comunità penitenziaria, come una grande famiglia che si incontra per una festa, c'erano gli esponenti del Partito Radicale, tra cui Sergio D'Elia, Rita Bernardini, Antonella Casu, Maurizio Turco, Maria Antonietta Farina Coscioni. In prima fila la direttrice del carcere Rossella Santoro e il capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Santi Consolo: Marco Pannella " ha fatto alleanze con tutti i partiti per raggiungere quelli che erano i sui obiettivi - ha raccontato il responsabile del DAP -.  Lo faceva perché aveva una profonda fiducia nell'uomo, nella sua sensibilità. Ha fatto riflettere tutti sia sulle libertà civili sia sulle nuove battaglie che bisogna portare avanti. Se vogliamo veramente bene a Marco dobbiamo farlo vivere con una nuove sensibilità che porti avanti quelle sue battaglie". Consolo ha poi condiviso con tutti i presenti il messaggio del Ministro della Giustizia Andrea Orlando il quale, per un imprevisto dell'ultimo momento, non ha potuto presenziare al concerto: " la consapevolezza della scomparsa di Pannella deve trovare una sua collocazione nella volontà di proseguire le sue battaglie, mantenendo viva la sua immensa eredità politica" ha scritto il Guardasigilli, che ha invitato "a mantenere alta l'attenzione sulla sua principale preoccupazione: garantire diritti civili e umani ai detenuti, rendere la detenzione un periodo utile a ripensare alla propria esperienza e ricondurre questa nell'alveo di una nuova partenza, potendo contare su strumenti adeguati che accompagnino in un concreto reinserimento sociale". Orlando, citando proprio Pannella, ha ricordato che "il carcere non può essere una struttura di persecuzione sociale per la soluzione di due problemi che non si sa altrimenti come affrontare, il consumo di droga e l'immigrazione". Parole di una "drammatica attualità", le ha definite il ministro, "che devono indurci a perseguire il compito che ci è stato sollecitato da Marco Pannella: migliorare le condizioni della detenzione e restituire alla pena il senso di umanità che la Costituzione gli assegna". Rita Bernardini ringrazia Orlando e sostiene di apprezzare gli sforzi fatti dal suo ministero ma vuole precisare che "la situazione non è semplicemente da migliorare; Marco Pannella, pronunciando la parola amnistia, per molti scomoda e scandalosa ma che è scritta nella nostra Costituzione, chiedeva il rientro nella legalità da parte delle nostre istituzioni che significa, per quanto riguarda le carceri, ad esempio non morire in prigione perché non si è curati come si dovrebbe, in quanto purtroppo il detenuto non viene creduto quando dice di stare male".

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