CORTO DORICO FILM FESTIVAL Ancona, i detenuti sceglieranno il vincitore del premio “Ristretti Oltre le Mura”

di Valentina Stella Il Dubbio 2 dicembre 2017

Inizia oggi ad Ancona – e si protrarrà fino al 9 dicembre -  la 14° edizione del Corto Dorico Film Festival, il primo ad essere dedicato al mondo dei cortometraggi italiani. Quest’anno si aggiunge la novità di una pre-finale al carcere anconetano di Barcaglione, dove i detenuti potranno votare uno dei corti finalisti - in anteprima sulla serata del 9 dicembre - e consegnare a esso il premio del pubblico della Casa di reclusione di Barcaglione.  "Corto Dorico è da sempre un Festival profondamente legato al sociale – commentano al Dubbio i co-direttori del Festival Daniele Cipri e Roberto Nisi – Dal premio Amnesty International al lavoro con i migranti, quest’anno, questo lavoro mirato all’integrazione dei mondi sommersi o marginali, presenti nella nostra società, si espande, creando una vera e propria Sala delle Comunità, nell’ultimo cinema di un quartiere ad alta densità di immigrati. Al contempo, Corto Dorico, supererà le mura del carcere, per portare i cortometraggi finalisti, in anteprima assoluta, alla Casa di Reclusione di Ancona-Barcaglione dove, i detenuti stessi avranno modo di vedere e decretare il film favorito al quale verrà assegnato il 1° premio “Ristretti Oltre le Mura”. Un’occasione unica ed ulteriore per continuare quell’opera di unificazione, anche simbolica, di realtà sociali tenute sempre più ai margini o totalmente escluse". Fa loro eco l’avvocato Andrea Nobili, Garante per i diritti dei detenuti delle Marche che si è fatto promotore di quattro appuntamenti nella carcere marchigiano, diretto dal dottor Maurizio Pennelli: “Stiamo cercando di costruire relazioni tra eventi culturali, manifestazioni importanti come questa che si svolge nella città di Ancona e gli istituti penitenziari, con l’obiettivo di ridurre la distanza tra il carcere e la società. Il cinema è visto dunque come elemento di un percorso trattamentale che però ha anche un valore politico: il detenuto non si confronta solo con un elemento culturale ma c’è anche la costruzione di una relazione con la società che vive fuori dal carcere. In questa occasione, infatti, sarà possibile entrare in carcere per un numero ovviamente limitato di persone che al termine della proiezione saranno protagoniste di un dibattito”. Altri tre appuntamenti che il Garante regionale dei diritti ha voluto nella sua agenda riguardano direttamente le tematiche legate all'immigrazione. Per l'occasione il "Cinema Italia" di Piano San Lazzaro, uno dei più rappresentativi in quanto a presenze multietniche, si trasformerà in una grande "Sala delle Comunità". Il 6 dicembre proiezione di "Street Opera" di Haider Rashid, a cui farà seguito un incontro con l'autore, mentre per il 7 è in programma "Banksy does New York" di Chris Moukarbel. Nella stessa giornata, infine, arriva "Piazza Vittorio", il film documentario del regista Abel Ferrara, presentato fuori concorso alla Mostra de Cinema di Venezia. Protagonista il quartiere romano di cui fa parte l'omonima piazza, diventato nel corso del tempo il crocevia di diverse etnie e il luogo di residenza di artisti e personalità legate al mondo del cinema. 

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