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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Se a decidere sono i cattolici della Consulta

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Di Valentina Stella e Marco Cappato (Manifesto 26 aprile 2015) Non c'è da stare tranquilli sulle ragioni che hanno spinto i giudici della Corte Costituzionale a rinviare di almeno un paio di settimane la decisione sul divieto della legge 40 che impedisce alle  coppie fertili portatrici di patologie genetiche  di accedere alla diagnosi pre-impianto.   Eppure, persino il Governo si è guardato bene dal costituirsi per difendere quel divieto, già condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo! Una proibizione che è semplicemente priva di senso: permette la diagnosi pre-impianto alle coppie infertili ma non a quelli fertili con patologie trasmissibili, costringendole spesso ad un aborto terapeutico.

Diagnosi pre-impianto, la Consulta decide il 27: non chiamatela eugenetica

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(Cronache del Garantista 24 aprile 2015) Il prossimo 27 aprile i Giudici della Corte Costituzionale torneranno a riunirsi per decidere se il divieto della legge 40 che preclude l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita alle coppie fertili portatrici di patologie genetiche sia anticostituzionale. Lo scorso anno, infatti, il Tribunale di Roma aveva sollevato due dubbi di legittimità costituzionale sul divieto, dopo che due coppie, a seguito del rifiuto da parte di un ospedale pubblico romano di effettuare la diagnosi preimpianto, si erano rivolte all’Associazione Luca Coscioni ed erano state così assistite dagli avvocati Filomena Gallo e Angelo Calandrini.