Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Da Bossetti in poi, il test del Dna sbaglia eccome

Immagine
È prevista per il primo luglio  la sentenza su Massimo Bossetti, accusato di aver provocato la morte di Yara Gambirasio.  Il terreno di scontro tra accusa e difesa ha visto come  protagonista il Dna.  Per il pm Letizia Ruggeri il «Dna di Bossetti è perfetto e non contaminato. Non vi sono spazi di discussione per quanto riguarda la validità del lavoro scientifico svolto dal Ris e dai consulenti». Gli avvocati del muratore di Mapello, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, sostengono invece che «c'è solo un mezzo Dna contaminato» e che, come dichiarato all' AdnKronos , la custodia e la conservazione della traccia biologica «sono il tallone d'Achille» di un'indagine «con troppe anomalie». Ricordiamo che prima di identificare Massimo Bossetti  sono stati prelevati circa 18000 campioni genetici nella provincia di Bergamo,  per una spesa di quasi 3 milioni di soldi pubblici. Non è questa la sede per una sentenza, ma il luogo, traendo spunto da questo cruento fatto di cro

Ricchi, giovani e acculturati: chi sono gli italiani contro i vaccini (e perché sono pericolosi)

Immagine
I vaccini sono una delle scoperte scientifiche più importanti al mondo, eppure, soprattutto negli ultimi tempi, vengono messi in discussione da una fetta di opinione pubblica. La prima conseguenza è il calo delle vaccinazioni e per questo lo scorso anno l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha richiamato il nostro Paese. Com'è possibile che sempre più genitori, anche acculturati, rifiutino di far vaccinare i propri figli mettendo a rischio non solo la propria prole ma anche tutti quelli a contatto con i loro bambini, ad esempio una donna incinta o un altro bimbo con carenze del sistema immunitario? A questa domanda risponde Andrea Grignolio, docente di storia della medicina alla Sapienza di Roma, autore del libro uscito da pochi giorni  "Chi ha paura dei vaccini?" (Codice edizioni, Torino 2016, pagg 208, €14, prefazione di Riccardo Iacona, postfazione di Gilberto Corbellini).  Grignolio affronta la questione da un punto di vista storico, indagando le ragioni