I radicali annunciano “ la campagna di primavera”

di Valentina Stella Il Dubbio 20 marzo 2018

Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito ha organizzato lo scorso fine settimana una assemblea degli iscritti per pianificare una campagna di raccolta firme su proposte di legge di iniziativa popolare «contro il regime e per la transizione verso lo Stato di diritto», focalizzate come da tradizione pannelliana sui temi riguardanti la giustizia. Al momento la praticabilità dell’iniziativa è rafforzata dal fatto che il Senato nelle settimane scorse ha riformato il proprio regolamento anche al fine di garantire una calendarizzazione alle proposte di legge di iniziativa popolare. Nel dettaglio, da via di torre Argentina, stanno lavorando a favore della revisione del quorum costituzionale previsto per concedere l’amnistia, della revisione del sistema delle interdittive antimafia, di quella del sistema delle misure di prevenzione antimafia, delle procedure di scioglimento dei comuni per mafia, per l’ abolizione dell’ergastolo ostativo e degli incarichi extragiudiziari per i magistrati ma anche per la ri- forma della RAI, per quella in senso uninominale della legge elettorale per l’elezione della Camera e del Senato, nonché per la riforma della legge elettorale per

l’elezione del Parlamento europeo con un collegio unico nazionale e senza sbarramento, e in ultimo per legalizzazione delle droghe e della prostituzione. L’assemblea è stata aperta dal professor Flick e ha ospitato gli interventi - tra i tanti – degli ambasciatori Moreno e Terzi di Sant’Agata, del magistrato Laura Longo, dell’onorevole Polverini, di Francesco Petrelli, segretario dell’Unione Camere Penali Italiane. Intanto sul fronte di Più Europa si sono alzate nubi di tempesta: nell’ultimo comitato di Radicali Italiani, Emma Bonino si è detta «spiazzata, esterrefatta, umanamente amareggiata. E soprattutto dispiaciuta e disperata per gli 850 mila italiani che ci hanno votato», commentando la decisione – poi congelata fino al prossimo comitato - del segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi di candidarsi alle primarie per la segreteria del Pd. Contrari come lei anche Bruno Tabacci e Marco Cappato.

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