Ingroia “ querela” via Fb l’avvocato di Contrada

di Valentina Stella il Dubbio 9 maggio 2018

È su facebook che l’ex pm Antonio Ingroia annuncia di voler querelare l’avvocato Stefano Giordano, non si comprende bene per quale motivo, come vedremo. Il primo è stato pubblico ministero del processo concluso con la condanna di Bruno Contrada per concorso esterno in associazione mafiosa, il secondo è l’avvocato difensore che è riuscito a far revocare dinanzi alla Cassazione - che ha accolto le indicazioni della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo - la condanna a 10 anni interamente scontata dall’ex n. 3 del Sisde. Il tutto parte da un post di Ingroia, ora avvocato, che dalla sua pagina facebook lancia un articolo a sua firma sul Fatto Quotidiano in merito alla sentenza sulla “Trattativa Stato- mafia” in cui, tra l’altro, critica il silenzio del Presidente Mattarella. I suo fan non perdono tempo nel disapprovare pesantemente la massima carica dello Stato. Questo ha suscitato la reazione dell’avvocato Giordano che dalla sua pagina ha scritto: «Siccome il dottore Ingroia, a cui non ho mai risposto nonostante le continue sue condotte diffamatorie nei confronti di miei clienti, tollera che il Presidente Mattarella nella sua bacheca venga vilipeso, e tira in ballo in questa sede tra le sue vittorie quella del processo Contrada allora per un’operazione di verità riporto quello che gli ho risposto sulla bacheca di altri: «La sentenza Contrada è stato il suo più grande fallimento dottore Ingroia: i giudici europei hanno sancito che lei e gli altri magistrati inquirenti che hanno condotto quel processo hanno agito illegittimamente». Ingroia non ci sta e attacca rispondendo così: «Si rassegni: il suo assistito Contrada è stato condannato con sentenza definitiva per complicità con la mafia ed io ho vinto quel processo così come il processo Dell’Utri, i miei due processi più importanti, e la sentenza del processo “Trattativa” ha confermato in pieno la mia ricostruzione formulata in sede di indagini e di richiesta di rinvio a giudizio. Se ne faccia una ragione. Ma siccome mi ha offeso, sono costretto a querelarla, e quindi la querelo. Come tutti gli altri che mi hanno insultato nei commenti a seguire». Ingroia se la prende anche con Strasburgo: «Sono i giudici della Corte europea, ed il “morbido” rappresentante dell’Italia che non conoscono il concorso esterno associativo», riferendosi forse o al Presidente della Cedu Guido Raimondi o al rappresentante del governo italiano in sede di giudizio. La conclusione all’avvocato Giordano «Sì, dr. Ingroia, mi quereli. Ci divertiremo. Finalmente nell’esercizio del diritto di difesa potrò dire in maniera completa tutto quello che penso e che so del dott. Ingroia. Lei ha perso e il Diritto ha vinto. Per sempre, dr. Ingroia».

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